SERTORI SONDRIO-RUGBY LECCO 22-11 (17-6) 

Sertori Sondrio: Di Clemente, Pettinato (Suarez), Rotella, Colombini, Locatelli, Luca Schenatti, Marco Schenatti, Della Bosca, Sole, Bianchini, De Marzi (Enache), Varisto, Paruscio (Grattirola), Amonini (Ghilotti), Azzalini (Faoro). In panchina Fabrizio Della Cristina, Rossatti. All. Romain Cavaignal e Jimmy Grillotti. 

Marcatori: 4’ cp Lecco, 9’ m. Marco Schenatti, 15’ m. Luca Schenatti tr. Marco Schenatti, 25’ cp Lecco, 40’ m. Locatelli, 48’ m. Lecco, 73’ m. Sole. 

Risultati: Rovato-Lumezzane 19–14 (4-1 in classifica), Ospitaletto-Asr Milano 6–22 (0-4), Cus Genova-Varese 20–16 (4-1), Cus Torino-Alessandria 22–17 (5-1), Biella-Amatori Capoterra 6–11 (1-4), Sertori Sondrio-Lecco 22–11 (5-0).           

Classifica: Sertori Sondrio 25; Amatori Capoterra 23; Asr Milano 21; Cus Torino 17; Cus Genova 15; Lecco 14; Biella, Rovato 12; Varese 11; Alessandria 10; Lumezzane 7; Ospitaletto 1. 

Calendario della settima giornata, 28 novembre 2010, h.14.30: Lumezzane-Cus Genova, Asr Milano-Biella, Varese-Cus Torino, Alessandria-Rovato, Lecco-Ospitaletto, Amatori Capoterra-Sertori Sondrio. 

Sondrio: La Sertori Sondrio ha consolidato la propria leadership del girone 1 di serie B sconfiggendo, al termine di una partita costantemente disturbata dalla pioggia battente, il poco arrendevole Rugby Lecco, alla vigilia dipinto come uno spauracchio in virtù del successo ottenuto la settimana precedente sugli Amatori Capoterra. In rapporto alla mole di gioco espressa, tuttavia, il risultato finale appare striminzito, anche se in classifica è valso ugualmente il rotondo 5-0. In effetti se si tiene conto che fino al 73esimo, sul risultato favorevole di 17-11, l’esito era ancora in bilico, si riesce ad intuire meglio che i tifosi valtellinesi hanno sofferto non poco sulle tribune, tranquillizzandosi solo nel momento in cui Simone Sole è stato proiettato in meta dalla poderosa spinta del pacchetto di mischia. Le colpe, se così si possono definire, dei sondriesi sono state quelle di concretizzare solamente una minima parte di quanto costruito, un po’ per precipitazione, o smania di concludere, in altra parte per qualche personalismo di troppo. Ma anche alcune scelte strategiche, probabilmente suggerite dalla panchina, non sono sembrate sempre condivisibili. Come quella di calciare il pallone in touche ad un quarto d’ora dalla conclusione sul parziale di 17-11, quando, a parere quasi unanime di chi assisteva alla partita da bordo campo, vista la posizione favorevole della punizione sarebbe stato meglio calciare tra i pali, in modo di mettere tra la Sertori e il Lecco un differenziale di nove punti non annullabile in una sola azione (meta + trasformazione). A complicare ulteriormente la vita anche il gioco “sporco” praticato dai lecchesi per rallentare gli attacchi opposti, gioco che, tuttavia, è costato loro ben cinque cartellini gialli contro due a carico dei sondriesi. Ma pur non lamentandosi dell’arbitraggio, non si riesce a comprendere che tipo di antigioco debba praticare una squadra nelle fasi di copertura per essere punita con la meta tecnica, una penalità sacrosanta che però sembra essere scomparsa anche in situazioni estreme.

(Giuliano Mevio)